QUOTA INIZIALE - 800 mt s.l.m
QUOTA FINALE 800 mt. s.l.m
DISLIVELLO TOTALE 70 mt. s.l.m. nel vallone
LUNGHEZZA PERCORSO: 9 km circa
TEMPO NECESSARIO A/R – circa 4 ore.
DIFFICOLTÀ: Facile
COORDINATE GPS - EREMO DI SAN BARTOLOMEO: Se volete raggiungere l'eremo con il vostro navigatore,
potete anche inserire le seguenti coordinate
GPS. Non necessitano di connessione alla rete internet, ma solo
alla rete satellitare GPS.
42°10'54"N - 14°02'20,33"E
DOVE SI TROVA – GOOGLE MAPS – L’Eremo si trova in Abruzzo, nel Parco Nazionale della Majella, nella zona del comune di Roccamorice. Di seguito la mappa interattiva di GOOGLE MAPS che vi consentirà di raggiungere la vostra meta utilizzando il vostro dispositivo come un navigatore GPS ovunque vi troviate. Per calcolare il percorso cliccate sulla freccia blu sulla mappa. Ricordate che nell’angolo sinistro in basso è presente la versione “Earth” della mappa. In questo caso le indicazioni di riferiscono alla frazione di Decontra, da cui inizia il sentiero che vi condurrà all’Eremo.
Di seguito l'immagine risultante tra la sovrapposizione della traccia gps del percorso e Google Earth, che vi daranno subito l'idea della zona in cui effettuerete l'escursione.
MY MAPS - MAPPA PERCORSO EREMO DI SAN BARTOLOMEO IN LEGIO
IL PANORAMA. La vostra escursione ha inizio avendo la possibilità
di osserva un panorama di tutto rispetto. Ricordatevi che camminerete ai piedi
del massiccio della Maiella.
LA DIFFICOLTA’ DELL'ESCURSIONE. Rientra tra quelle considerate facili. Non ci sono
problemi particolari nel percorso proposto, in quanto si effettua
prevalentemente su sentieri abbastanza larghi, con un fondo in pietra e
terra. Le difficoltà invece sono presenti solo in una parte nel suddetto
percorso, quando si arriva alla gola dove è presente l'eremo di San Bartolomeo.
Qui c'è un tratto da percorrere in discesa all'andata e in salita al ritorno,
poiché si tratta di un percorso ad anello, dov'è bisogna fare attenzione a non
scivolare e cadere. Non ci sono quindi oltre questo passaggi particolari io ho
rischi di sorta. Ovviamente come sempre la difficoltà di un percorso è
calcolata anche sull'esperienza e sulle condizioni personali di kg effetto
appunto ma qui in genere è facile vedere intere famiglie che lo effettuano, per
cui evidentemente è adatto un po' per tutti.
LA DISTANZA DA PERCORRERE. E' di circa 9,100 km , calcolata tramite il navigatore gps.
IL DISLIVELLO. l’escursione si svolge prevalentemente in una zona pianeggiante, a circa 800 mt sl.m., per cui non dovrete fare una grande fatica nel camminare. L’unica parte del percorso dove invece il dislivello è più marcato, è quello che riguarda la discesa e la risalita (che vi porterà al’Eremo) nella grande frattura nella roccia. Qui passere dai circa 800 dell’inizio della discesa, ai 730 mt. s.l.m.del fondo del burrone. Nulla però di veramente impegnativo. L’escursione infatti è adatta anche per i bambini.
LE PREVISIONI METEREOLOGICHE. Di seguito troverete un box meteo con le previsioni del
tempo riferite alla zona di Caramanico Terme su base settimanale, con fasce orarie, aggiornate in tempo reale. Cliccando sul
giorno della settimana in cui intendete effettuare l'escursione, potrete
verificare con esattezza la situazione metereologica prevista nell'arco
dell'intera giornata. Questo vi consentirà di organizzare la vostra escursione
con il tempo migliore. Prendete bene in considerazione questo
strumento, perché in montagna con il meteo non si scherza. In caso di pioggia
evitate le escursioni.
IL PERIODO MIGLIORE PER EFFETTUARE LA VISITA . Per effettuare la visita all’Eremo, il periodo migliore è quello che va del
mese di maggio a ottobre. Durante l’inverno in questa zone va molto freddo e
può nevicare anche copiosamente. Durante i mesi più caldi dell’anno (luglio e
agosto) può fare molto caldo soprattutto durante le ore centrali della
giornata. Nelle ore centrali la temperatura dell’aria può arrivare
anche a 30 gradi e il sole è implacabile. Ricordare inoltre che la
passeggiate è praticamente tutta su sentieri scoperti e pochissimo bosco.
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IL PARCHEGGIO DEI VEICOLI. Non avrete particolari problemi per parcheggiare i
vostri mezzi a motore. Nella frazione di Decontra troverete numerosi spazi per
le due e quattro ruote. Sono tutti gratuiti. Non si tratta di aree dedicate, ma
dei bordi della strada o spiazzi allo scoperto. Nei periodo maggior affluenza
di turisti, potreste avere qualche difficoltà nel trovare parcheggio.
IL CAMPER. Se vi spostate in camper, non ci sono problemi. Il sentiero proposto inizia dalla frazione di Decontra, che può essere facilmente raggiunta anche con questi mezzi grandi e qualche volta ingombranti. Qui infatti sono presenti vari spazi dove è possibile lasciarli. Non si tratta di veri e propri parcheggi, ma di aree libere dove poter fermarsi. Se vi spostate in tanti, tipo carovana, allora potresti avere qualche difficoltà per poter lasciare il vostro veicolo. Ricordatevi però che non ci sono a Decontra aree sosta o altro attrezzate, per cui dovete fare tutto in autonomia se decidete di restare con il vostro camper. Qualora invece vogliate cercare un posto attrezzato, potete recarvi presso il vicino borgo di Caramanico Terme.
LA RICEZIONE TELEFONICA ED INTERNET. La zona in cui si trova l'Eremo e abbastanza
distante dai principali centri abitati, per cui la ricezione telefonica e internet
potrebbe non essere ottimale. Dipende anche dal vostro operatore
telefonico. Per questo motivo partite dal presupposto che potreste non potere
usare il telefono per alcune ore, oppure in alcuni tratti del percorso.
DOVE MANGIARE. Per mangiare, bere o altro, dovete necessariamente organizzarvi da soli. In questa zona infatti non sono presenti rifugi chioschi o altro dove poter acquistare generi alimenta ri caffè gelati e così via. Per questa ragione ricordatevi devo portare qualcosa con voi almeno di energetico, per poter affrontare la fatica. Potete eventualmente vedere se sulle vie principali che portano in questa zona sono presenti furgoncini che vendono questo tipo di prodotto. Ma una volta giunti a Decontra, ricordatevi che non poter acquistare nulla, se non prendere l'acqua alla grande fontana presente all'inizio di questa frazione.
DOVE ALLOGGIARE. Se volete soggiornare qualche notte in questa zona, un centro abitato ben
organizzato, potete recarvi Caramanico Terme, uno dei borghi più belli d’Italia,
dove sono presenti molte strutture alberghiere e bed & breakfast, con prezzi
per tutte le tasche. Si trova praticamente a ridosso del centro visite del
parco della Maiella.
I SERVIZI IGIENICI. Ricordatevi che non incontrerete alcun servizio igienico durante il
percorso, per cui in caso di necessità, dovrete affidarvi alla natura che vi
circonda. Per questa ragione prima di
partire provvedete alle vostre necessità fisiologiche. Particolare
attenzione ai bambini, e agli anziani e a tutti coloro per ragione di salute
devono recarsi al bagno di frequente.
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IL SENTIERO ALL'APERTO. Il percorso è prevalentemente su un terreno scoperto. In pratica circa il 90% di tutta la strada che percorrerete non è protetta da vegetazione o alberi. Questa è una caratteristica della zona. Gli alberi si trovano in genere a quote superiori.
LE CARTE GEOGRAFICHE. Una buona regola da seguire, è quello di dotarsi sempre e comunque di una carta geografica della zona, al cui interno devono essere segnalati tutti i sentieri che vengono percorsi in quella determinata zona. In caso di difficoltà, la consultazione è una mappa del genere, mi consentirà facilmente il poter utilizzare le indicazioni dei cartelli posti lungo il sentiero, potendo facilmente tracciare il percorso da seguire per raggiungere il nostro obiettivo o per tornare al punto in cui siete partiti. Questa mappe è in genere possono essere acquistare direttamente il principale centri abitati della zona, oppure presso il centro informazioni del Parco della Majella che si trova nel centro abitato di Caramanico Terme, un borgo molto antico nella zona della Maiella.
IL TEMPO NECESSARIO ESCURSIONE. Camminando tranquillamente e visitando con tutta calma l’Eremo, avrete bisogno di circa 4 ore per completare il percorso proposto. Per cui se decidete di iniziare la passeggiata nel primo pomeriggio, calcolate bene l’orario del tramonto, per evitare di trovarvi per strada di notte. Non esiste alcuna illuminazione le tenebre possono favorire l’incontro con animali quali lupo ed orso. Per cui attenzione.
LA PREPARAZIONE FISICA. Il sentiero è
semplice da percorrere, per cui non richiede una particolare preparazione
fisica. Ricordate comunque che si cammina per circa 9 km, è che
nella bella stagione può fare anche molte caldo. Il sole poi non perdona. Per
cui se siete “amanti del divano”, allora valutate bene se affrontare questa
escursione o meno. Potreste trovarvi in difficoltà, soprattutto nella parte in
cui si scende e si sale nella spaccatura porte poi all’Eremo stesso.
LA CREMA SOLARE. Durante la vostra escursione, è molto importante che
portiate con voi della buona crema
solare. Infatti durante la bella stagione, il cielo è libero dalle nuvole, e l’irraggiamento solare è notevole.
Scottarsi anche in maniera seria può essere molto facile, soprattutto perché nelle giornate più fresche e ventilate,
potreste non percepire immediatamente il
calore sulla pelle. Questa raccomandazione importante degli adulti, e
soprattutto indicata per la tutela della salute dei bambini. Sempre nel vostro
zaino.
LE CARATTERISTICHE DEL FONDO DEL SENTIERO. Il fondo dei sentieri sono tutti
in terra battura, con la presenza di pietre e sassi. Camminarci
sopra non presenza particolari problemi. L’unica parte a cui fare attenzione è
quello della discesa e della risalita della spaccatura in cui si trova l’Eremo.
Qui il sentiero può essere scivoloso a causa della presenza del ristagno
di umidità dovuto alla presenza delle piante o di eventuali piogge. Per cui
attenzione soprattutto quando affrontate la discesa e la risalita. Per il resto
non incontrerete problemi.
L'AFFOLLAMENTO. Il sentiero è molto conosciuto, ed è un classico della zona del
parco della Maiella. Per questo motivo potreste incontrare durante il vostro
cammino gruppi nutriti di persone, soprattutto nella zona dove si trova l'eremo
di San Bartolomeo. Comunque in genere l'affollamento è anche condizionato da l'orario
in cui effettuate la vostra escursione e la stagione. In genere durante la mattina il
sentiero è più battuto.
IL BASTONE. in genere per effettuare le escursioni in montagna, sarebbe buona norma portare con sé un bastone in legno o in metallo, nonché eventualmente anche i bastoncini utilizzati per il nordic walking. Questo tipo di escursione però non presenta particolari problemi. Per questa ragione se non siete propensi a portarli con voi, potreste anche lasciarli a casa. Eventualmente potreste mettere nello zaino quelli telescopici o montabili, da tirare fuori all'occorrenza. Vi tornerebbero utili nel unico passaggio, abbastanza lungo, del sentiero che si insinua all'interno della gola che vi consente poi di raggiungere l'eremo di San Bartolomeo. Il sentiero è però molto stretto e circondato da piante. Utilizzare i bastoni in questo caso potrebbe non essere molto agevole. Incontrando anche altri escursionisti, potrete notare che praticamente quasi nessuno li utilizza. Ovviamente però dipende dalle vostre abitudini. Meno peso portate con voi e migliore sarà la vostra passeggiata.
IL CAPPELLO. Ricordate di portare sempre con voi un copricapo. Durante la stagione invernale il freddo è molto intenso, ed il vento si fa sentire. Durante quella estiva invece il sole è implacabile, e nelle ore centrali della giornata, è davvero fortissimo. Considerate che questo tipo di escursione si effettua quasi del tutto sul terreno scoperto, senza la protezione degli alberi se non in un breve tratto ti all'andata che al ritorno. Per cui portate con voi qualcosa per evitare colpi di calore. un buon consiglio è quello di portare anche un foulard da poter mettere sotto il cappello, per potervi il collo dai forti raggi solari. Ovviamente degli uomini privi di capelli, questo consiglio è praticamente obbligatorio. Le ustioni sono dietro l’angolo.
IL FOULARD. Quando si cammina in montagna, è buona norma portare con sé sempre un fazzoletto o un foulard, per proteggersi il collo sia dal sole cocente che eventualmente dal freddo e dal vento. Il fazzoletto di cotone poi può essere anche utile per asciugare il sudore, durante le passeggiate impegnative, e nelle escursioni effettuate durante giornate particolarmente calde.
LA GIACCA A VENTO. Portate con voi nello zaino sempre questo capo di abbigliamento, oppure
per una giacca a vento leggera. Nella stagione estiva, non vi serviranno
certamente per proteggervi dal freddo, visto che questa escursione si svolge a
quote relativamente basse. Ma nel caso in cui dovesse piove, è d'obbligo
ricordare che il tempo può cambiare
improvvisamente, e le piogge anche molto forti possono essere dietro
l'angolo. In questo caso inoltre le
temperature possono crollare anche di decine di gradi in pochi minuti. Per
tale ragione portate sempre qualcosa che vi consenta di proteggere sia dalla
pioggia, che dal freddo.
LE SCARPE. Per l'effettuazione dell’escursione, non sono necessarie calzature particolari. I sentieri da percorrere sono agevoli, per cui andranno bene scarpe da trekking leggere e, oppure un buon paio di scarpe da ginnastica, tipo running. Evitate scarponi da montagna, che in questo tipo di passeggiata mi sarebbero solamente d'intralcio, e francamente del tutto inutili. Se decidete però di utilizzare le scarpe da ginnastica, evitati accuratamente quelle che hanno il fondo liscio (come quelle da tennis). Il motivo è semplice. Nel sentiero proposto, è presente un passaggio abbastanza lungo, in discesa all'andata, e poi in salita al ritorno, tra le piante. Qui il terreno grazie all’ombra offerta dalla posizione e dalle piante, tende a trattenere l'umidità, soprattutto dopo la pioggia, e il terreno può essere leggermente fangoso. Con le scarpe che hanno poca resistenza all'attrito sul terreno, potresti rischiare di scivolare e di cadere.
I PANTALONI. L'abbigliamento è legato certamente alla stagione nella quale effettuate questo l’escursione. Ricordatevi però che durante la stagione invernale in questi luoghi fa veramente freddo, ed inoltre è facile che sia presente la neve. In estate invece, o comunque durante la bella stagione, le temperature possono diventare veramente alte, per cui potreste optare per un pantalone corto, invece di quelli lunghi, che proteggono di più, ma sono certamente molto più caldi. Il sentiero però si snoda in alcuni punti tra le piante basse, per cui con le gambe nude e con le calze corte, è facile potersi graffiare. Per questa ragione, se decidete di utilizzare i pantaloni corti, potreste valutare anche l'idea di portarvi nello zaino un paio di pantaloni lunghi leggeri, nel caso in cui nel camminare trovaste problemi con le piante basse e spinose. Chi vi scrive in genere utilizza pantaloni lunghi, di tipo tecnico, proprio per evitare questo problema.
I CANI. La passeggiata è adatta anche agli amici a quattro zampe.
ricordatevi però che si tratta sempre di coprire una distanza di circa 10 km, con un percorso praticamente tutto al sole
durante la stagione estiva, e con un fondo in pietre e sassi, con la presenza
in alcuni passaggi tra piante basse e spinose. Evitate di portare con voi
animali molto giovani, troppo anziani, o comunque da salotto, cioè praticamente
abituati a stare sul divano. Potrebbero incontrare problemi nel seguirvi.
PORTARE ACQUA PER I CANI. Ricordate di portare con voi l'acqua anche per il vostro amico a quattro zampe. Durante l'escursione non troverete fontane né per le persone né degli animali. In realtà durante il percorso proposto è presente un fontanile in pietra utilizzato per far bere i cavalli le pecore ed altri animali, ma l'acqua è piena di insetti, di girini, in qualche caso anche di piccoli serpenti. Per questo motivo è meglio che portiate con voi comunque l'acqua per il vostro animale. Avete anche la possibilità di poter riempire le bottiglie per il cane, anche con l'acqua fresca presente all'inizio di questo percorso che si trova nella frazione di Decontra, da cui partirete, e dove lascerete i vostri veicoli. Si tratta di acqua potabile anche per le persone.
I CANI AL GUINZAGLIO. Durante l'escursione potreste incontrare molte persone o gruppi, che come voi camminano per il sentiero. Per questo motivo controllate bene il vostro cane, per evitare che possa creare problemi ad altri escursionisti. Questa regola è fondamentale soprattutto una volta giunti all'Eremo, dove la presenza di altre persone può essere elevata. Qui usate il guinzaglio per il vostro animale, ed in particolare all'interno della struttura sacra.
L'UMIDITA'. L’umidità ambientale è legata alle condizioni climatiche. In genere però la zona non è molto umida grazie alla presenza costante del vento dalla quasi totale assenza di vegetazioni o boschi durante il percorso. Non troverete quindi l’effetto “cappa” generato dalle presenza di acqua nell’aria. Non faticherete quindi a respirare.
LE PERSONE DIVERSAMENTE
ABILI. Per quanto concerne le persone
con diversa abilità, al fine di poter valutare se questa escursione sia adatta
a un loro, bisogna considerare quali siano le effettive condizioni fisiche
delle stesse. Il percorso si snoda per circa 9 km, allo scoperto, tranne
una piccola parte. Nonostante sia prevalentemente pianeggiante, alcuni passaggi
richiedono molta attenzione, e condizioni fisica normali. Per questa ragione
prima gli affrontare un simile percorso, è necessario prendere in
considerazione questi aspetti. Evitare accuratamente comunque di avventurarvi
la soli, e fatevi accompagnare da chi eventualmente vi può prestare
assistenza in caso di necessità.
GLI INSETTI PERICOLOSI - I TAFANI. Durante la passeggiata troverete come sempre qualche insetto fastidioso
che vi raggiungerà intorno. Veri e propri insetti pericolosi non ne incontrerete,
salvo qualche raro caso. Il problema vero e proprio è dato dalla presenza di molti tafani, molto aggressivi,
che notoriamente succhiano il sangue da animali quali cavalli pecore capre e
così via. Nelle zone aperte praticamente non si vedono, ma come attraverso rete
qualche spazio nel bosco, o in mezzo comunque alle piante, si faranno vedere.
Fate molta attenzione a queste “mosche giganti”, perché la loro puntura è davvero dolorosa e in alcuni
casi può creare anche problemi di shock
anafilattico. Se prendete un fazzoletto, un cappello, ho un altro panno
qualsiasi, muovetelo intorno a voi in continuazione, così come fanno gli
animali qual i cavalli che hanno la coda, per scacciarli. Controllate sempre le gambe se indossate pantaloncini corti, perché
lì che tendono a colpire maggiormente. Per le persone particolarmente sensibili
che hanno problemi con le bolle provocate dalle zanzare, portate che voi
qualche crema a base di cortisone la mettere su un eventuale puntura ricevuta.
Potete provare anche a coprire le parti scoperte con repellenti antizanzare. Particolare attenzione ai bambini.
GLI INSETTI PERICOLOSI - LE VESPE. Quando vi avvicinate le fonti d'acqua, soprattutto quelle artificiali, come quella che si trova all’inizio dell’abitato di Decontra, o il fontanile durante il cammino, fate molta attenzione alle vespe. Questi imenotteri sono soliti raggrupparsi in questi punti per potersi dissetare. Ricordare bene che sono insetti molto aggressivi, i quali però se non molestati, non vi daranno fastidio. Particolare attenzione quando dovessero essere presenti in gruppo. Non li provocate nella maniera più assoluta, poiché la loro reazione è fulminea e non si intimidiscono facilmente. Ovviamente l'attenzione deve salire in caso di presenza di bambini, i quali potrebbero non percepire immediatamente il pericolo.
IL REPELLENTE PROTETTIVO CONTRO GLI INSETTI. Durante l'escursione potreste incontrare qualche zanzara. Si possono trovare più facilmente nella parte coperta del sentiero, in particolare in quella parte che consente di attraversare la spaccatura che poi porta all'Eremo di San Bartolomeo. Per cui se siete particolarmente sensibili a questi insetti, il consiglio è quello di portare con voi un prodotto repellente per prevenire le punture. per i soggetti più sensibili, e forse il caso anche di portare un prodotto tipo crema, per lenire il dolore di eventuali punture.
LE CAPANNE DI PIETRA. Durante la vostra escursione passerete in prossimità una serie di “capanne di pietra”, di cui è di fatto disseminata questa zona. Queste costruzioni, alcune delle quali molto antiche, sono la testimonianza dell’attività dei pastori in queste zone, e alla loro vita (spesso durissima) passata tra queste montagne. Sono il frutto dello “spostamento” con la sola forza delle braccia di centinaia di migliaia di pietre, per ripulire il terreno per consentire sia il pascolo degli animali che le attività agricole. Questo tipo di strutture sono chiamate a “tholos” e nella loro struttura originaria, ricordano molto i più famosi “trulli” presenti in Puglia. Ritornando al punto di partenza di questo percorso (Decontra), incontrerete “l’Ecomuseo”,(vedere le foto di seguito), un testimonianza a celo aperto di come dovevano apparire in passato queste capanne di pietra. Si tratta di ricostruzioni di un passato oramai scomparso, utilissime a comprendere il contesto antropologico di questa zona.
LA VISITA GUIDATA. L’escursione può essere effettuata anche l’ausilio
dei guide autorizzate. Può essere
molto utile rivolgersi a questi professionisti, per una serie di motivi.
L’ottima conoscenza del territorio e
dei sentieri da seguire. L’assistenza in
caso di necessità. Divulgazione di aspetti
storici e naturalistici dei luoghi che attraverserete. Queste visite però
vengono effettuate in gruppi abbastanza numerosi. Per cui se amate la compagnia
sarà una buona occasione per fare nuove conoscenze. Sono a pagamento.
I CARTELLI E LA SEGNALETICA SUL PERCORSO. Incontrerete numerosi cartelli che vi indicheranno la strada da seguire. Sono molto importanti, perché oltre ad evitare di perdervi, indicheranno anche il tempo necessario per raggiungere il vostro obiettivo. Ricordate sempre che su questi cartelli non troverete mai i chilometri che vi separano dalla meta, ma solo il tempo necessario. il motivo sta nel fatto che la conformazione del terreno, le variazioni di quota, ed altri fattori, influiscono non poco sul tempo necessario per percorrere un certo tratto. Per questo motivo, anche pochi chilometri potrebbero essere percorsi in molto tempo o viceversa. Una raccomandazione fondamentale, è quello di tenere da conto solo le indicazioni ufficiali indicate sui cartelli stessi. Diffidate sempre di eventuali ulteriori sovrapposizioni scritte a amano, perché potrebbero essere fuorvianti e pericolose. Inoltre ricordate sempre bene il numero del sentiero che state percorrendo. Nel caso particolare l'eremo di San Bartolomeo è ben indicato per cui quando avrete nessun problema a raggiungerlo.
LE BICICLETTE. Per quanto riguarda l'utilizzo delle biciclette, parte di questo sentiero può essere percorso anche con una buona bicicletta da mountain bike, evitando però l’utilizzo di biciclette da passeggio. Sarete però comunque obbligati ad un certo punto a lasciare il vostro mezzo, per raggiungere l'eremo di San Bartolomeo, in quanto una parte del sentiero, come già specificato, è molto stretto tra le piante con una discesa ed una salita molto ripide. Anche per coloro che sono più esperti nell'utilizzo delle due ruote, questo sentiero diventerebbe impraticabile. Ci sono sempre molte persone, per cui il rischio è quello di provocare un incidente. Se siete disposti a lasciare la vostra bicicletta all'inizio della parte del sentiero che porta direttamente all'Eremo, allora potrete tranquillamente utilizzarla per percorrere il resto del tragitto.
NESSUN PASSAGGIO PERICOLOSO. In questo percorso non ci sono passaggi particolarmente impegnativi, tranne la discesa e la risalita nella profonda spaccatura in cui si trova l’Eremo di San Bartolomeo. Qui anche in caso di caduta dal sentiero non di rischia di “finire di sotto”, ma di potrete fare qualche bello scivolone su fondo umido tra le piante o scendendo o salendo su qualche gradino. Nulla di particolare, ma prestate sempre molta attenzione, soprattutto ai bambini.
IL VENTO. Il percorso è praticamente tutto allo scoperto, in una zona prevalentemente pianeggiate, che non offre molti ripari. Il vento in queste zone può soffiare anche con violenza, e nei mesi invernali può essere molto freddo. Durante la bella stagione la sua presenza può essere una vera e propria benedizione, poiché le temperature possono diventare molto alte, superando anche i 30 gradi. In caso di assenza di ventilazione, il caldo può diventare insopportabile, ed in certi casi, anche pericoloso. Il consiglio è quello di muovervi in estate nelle giornate ventilate, per evitare di sentirvi male. Ovviamente queste valutazioni devono essere effettuate anche in relazioni alle condizioni di salute personali.
LE PERSONE CON DIFFICOLTA’ DI DEAMBULAZIONE. L'escursione è adatta anche alle persone con problemi di deambulazione. valutate bene le condizioni di salute personali. Il percorso infatti per buona parte si svolge su sentieri ampi e battuti, ma una parte di esso, quella necessaria a raggiungere l'eremo di San Bartolomeo, presenta problemi che potrebbero essere insormontabili per chi non può camminare agevolmente. Per questo motivo, è possibile percorrere una parte del tragitto fermandoci alla gola dove si trova l'eremo, e qui fermarsi per vedere l'eremo più da vicino, ma senza scendere all'interno della gola. Qualora decidiate comunque di fare questo tipo di percorso, e avete problemi di deambulazione particolari, fatevi accompagnare da persone esperte che vi possano assistere in caso di necessità.
I BAMBINI. L'escursione qui proposta, è adatta anche ai bambini Più grandicelli,
almeno dai 10 anni in su . Il motivo sta nel fatto che l'anello del
sentiero da percorrere è agevole, tranne per la parte relativa a raggiungimento
dell' Eremo di San Bartolomeo. Considerate valutate che, il percorso è quasi
tutto all'aperto, senza protezione alcuna dai raggi solari durante la
stagione estiva e dal vento. Inoltre una parte del sentiero su una strada
stradina strettissima in mezzo a piante ed arbusti, che se non rappresentano un
problema per le persone adulte, possono diventarlo invece per i più piccoli.
Calcolate che il percorso è di circa 10 km per cui bisogna essere sicuri
che i bambini siano in grado di poter sopportare questo tipo di fatica.
Comunque viene normalmente percorso da
famiglie numerose con bambini, per cui se i vostri figli sono abituati a
questo tipo di attività, il divertimento è assicurato.
USO DEL PASSEGGINO PER I BAMBINI. Se avete bambini piccoli, evitate ti portare con voi passeggini di ogni tipo. il fondo del percorso è pietroso, ed anche quelli più "tecnici" non sono adatti a questo si percorso. Ci sono poi dei tratti dove sarebbero solo d'intralcio e pericolosi. La raccomandazione può sembrare superflua, ma in montagna di vede di tutto, anche persone che tentano di trasportare i propri figli su sentieri impraticabili per questi "mezzi". Per cui se necessario li dovrete portare in braccio o sulle spalle.
AMBIENTE NATURALE. L'eremo
si trova completamente immerso in un ambiente naturale. Infatti nei secoli, lo
scopo nello stesso era isolamento dal mondo, per dedicarsi in maniera completa
alla preghiera. Come potrete osservare di persona, attualmente è abbastanza distante dai principali centri
abitati. Potete quindi immaginare quanto fosse lontano nei paesi e nelle
città nei secoli scorsi.
IL CORSO D’ACQUA. Sul fondo della spaccatura in cui si trova un corso d'acqua d’acqua che in
estate è in genere in secca. Durante l’inverno o anche durante la bella
stagione, in caso di forte pioggia, l’acqua può scendere anche copiosamente,
per cui fate molta attenzione ad attraversarlo, nel caso in cui dovesse
piovere.
LE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE. L’Eremo non è di grandi dimensioni. Appena arrivati sul piano della ansa del costone di roccia che lo ospita, noterete la presenze di una porta d’ingresso e di un piccolo campanile. Si tratta dell’unico ingresso presente. Una volta entrati, vi troverete l’ambiente principale, nel qual si trova un altare su cui è allocata la statua lignea di San Bartolomeo. Alla vostra sinistra vedrete poi l’ingresso di uno stretto corridoio, che vi porterà ad affacciarvi all’interno di una stanza più piccola con delle finestre che guardano nel vuoto. Alla fine di corridoio incontrerete uno spazio aperto, che affaccia nel vuoto anch’esso. La caratteristica fondamentale è che uno dei lati della costruzione non è in muratura, ma vede la presenza della nuda roccia del costone.
UNA PARTICOLARITA’
DA VEDERE. E' la presenza di una fonte d'acqua che scorre
nell'ambiente principale, dove si trova la statua lignea dedicata a San
Bartolomeo. Individuarla e semplice. Basta metterci con le spalle rivolte alla
porta ed il viso che guarda alla statua, e sulla sinistra troverete la presenza
di un punto ove, infilando la mano, potere toccare dell'acqua. Non
pensiate di trovare una vera e propria sorgente, ma comunque l'acqua si sente
facilmente, anche perché fredda.
IL MUSEO ALL'APERTO. Durante il cammino, durante il
ritorno (o all’andata se preferite eseguire il percorso il senso contrario), vi
imbatterete in museo all’aperto, che potrete visitare, oppure osservare dall’esterno.
Si tratta di una ricostruzione degli insediamenti umani che insistevano in
questa zona, e che sono stati oggetto di studi approfonditi per anni da parte gruppi
di antropologi ed archeologi italiani e stranieri.
L'ORSO. L’Abruzzo è una regione che vede una presenza significativa dell’orso. Si tratta di un vero simbolo di queste zone e dei parchi naturali che insistono sul suo territorio. Incontrarlo durante una escursione non è facile, ma nemmeno impossibile, per cui potreste anche imbattervi in questo plantigrado. Si tratta di un animale di grandi dimensioni che non si spaventa facilmente. Può essere attirato dall’odore del cibo. Evitate quindi zone lontane dai sentieri più battuti.
IL LUPO. Altro animale simbolo di queste zone è il lupo. Gira in branco e come per l’orso, non è molto facile incontrarli. La loro presenza anche a basse quote ed in zone frequentate dagli uomini è testimoniato dai loro escrementi, in chiamati “fatta di lupo”. Nella foto che segue ne potrete osservare una. Di certo non è un bello spettacolo, ma potrà esservi utile per capire se nella zona in cui camminate i lupi sono di casa oppure no. Evitate comunque di addentravi in zone troppo isolati e da soli. Meglio essere prudenti.
RACCOGLIERE I RIFIUTI. Non lasciate assolutamente alcun rifiuto durante la vostra escursione. Siete in una zona protetta e parco naturale.
Ai prossimi appunti di viaggio.
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