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ITALIA - VALLE D'AOSTA - LAGO COMBAL

La valle del Lago Combal

Se vi trovate in Valle D’Aosta, ed in modo particolare nella VAL VENY, non potete non effettuare l’escursione al LAGO del COMBAL, meta molto conosciuta ed apprezzata da tutti coloro che vogliono affrontare la montagna in modo “morbido”, passeggiando in mezzo ad una natura che lascia a bocca aperta, ma senza la necessità di essere dei veri professionisti della “alte vette”.

Cliccate sul link di seguito  evidenziato in giallo che vi consentirà di raggiungere il lago di Combal nel punto in cui si trova il Rifugio "Cabane du Combal". E' vicinissimo.


                                             LAGO DI COMBAL - GOOGLE MAPS

Prima di decidere si iniziare l'escursione, cliccate sul link sottostante per verificare le condizioni meteo della località.
STATO DI CONSERVAZIONE
 La Valle D'Aosta è nota per la cura con cui "tiene in ordine" il proprio territorio, ed il Lago Combal non fa certamente eccezione. Dopo aver camminato  percorso in auto e a piedi la strada  che vi consente l'accesso al lago, vi troverete immersi in un territorio "immacolato", dove la natura è tutelata in maniera esemplare. Nonostante la massiccia presenza di visitatori, sarà praticamente impossibile trovare abbandonati rifiuti, cartacce od altro, e vi troverete immersi in un "giardino" di luce e colori.

CARATTERISTICHE DEL LAGO
Quando si pensa ad un lago di montagna, la prima cosa che viene in mente è quella di trovarsi di fronte specchi d’acqua meravigliosi che riflettono la luce del sole e le nuvole. Questo lago invece è del tutto diverso, ed unico nel suo genere. Quando si arriva in prossimità dello stesso e ci si affaccia da una terrazza naturale accanto al rifugio, si ha l’impressione di trovarsi al cospetto di una grandissima vallata coperta di erba alta e attraversata da ruscelli. In realtà le piante hanno colonizzato il lago, lasciando solo alcuni punti in cui è visibile l’acqua stessa che scorre liberamente.
Quando vi avvicinerete alle sponde, allora potrete constatare quanto sopra descritto



PERIODO MIGLIORE PER LA VISITA
Per visitare questo lago, il periodo migliore è certamente quello della primavera inoltrata e dell’estate, spingendosi fino alla fine di settembre. In primavera la natura si risveglia e i tantissimi fiori tipici di questi luoghi colorano questo luogo. L’acqua dovuta allo scioglimento del ghiacciaio è abbondante, per cui lo spettacolo è assicurato. In inverno ovviamente tutto questo non è presente, ed il freddo è un nemico implacabile. Ricordate però che anche in estete in montagna può piovere molto ed anche per alcuni giorni in modo molto violento. Affidatevi sempre alle previsioni meteo e ai buoni consigli degli abitanti della zona.

SCEGLIERE L A GIORNATA GIUSTA
Tra i consigli più importanti che si possono dare, il primo della lista è quello di scegliere la giornata giusta. La montagna è un ambiente molto particolare, dove il vero padrone è il meteo, capace di cambiare improvvisamente nell’arco di pochissimi minuti. Per cui se avete intenzione di affrontare anche un percorso semplice come questo, fatelo avendo prima consultato bene il meteo locale. Nel dubbio evitate di muovervi se sono segnalate precipitazioni locali anche brevi. Quando siete lontani dalla vostra base di partenza o dal rifugio di arrivo, se piove non avete altra possibilità che coprivi bene e fermarvi o camminare sotto l’acqua. La temperatura poi può veramente “crollare” anche di molti gradi. Si può uscire con 30 gradi e tornare con 10 dopo un forte pioggia. Chi vi scrive lo ha provato direttamente.

DISTANZA PER RAGGINGERE IL POSTO A PIEDI
Senza prendere in considerazione la distanza per raggiungere il posto da cui si deve obbligatoriamente procedere a piedi, la distanza da compire con la forza delle vostre gambe e di circa km 3, misurati personalmente con una nota app dedicata alle attività sportive. Si tratta quindi di un percorso relativamente breve, ma tutto in salita.
Per la precisione la distanza è di circa 3.2 km se si prendete in considerazione come punto di partenza lo CHALET DEL MIAGE dove vi approssimate a dover necessariamente lasciare il vostro mezzo di locomozione, ed il RIGUGIO “CABANE DU COMBAL”, dove si trova il lago vero e proprio. Di seguito la foto del percorso da effettuare tra i due luoghi appena citati.
Passerete dai 1645 mt slm dello Chalet ai 1968 del Rifugio, per un dislivello di circa 320 mt slm.


Percorso tra lo chalet del Miage e il Rifugio

Cliccate su questo link per considerare come punto di partenza lo Chalet Miage e per raggiungerlo ovunque voi siate usando lo smarphone



CARATTERISTICHE DEL PERCORSO
Quando si affronta una salita e la conseguente discesa in montagna (che in alcuni casi può un percorso differente rispetto a quello di andata), è buona norma sapere con anticipo quale saranno le caratteristiche del percorso, per evitare di trovarsi a dover affrontare una fatica a cui non si è preparati, soprattutto se si è fuori allenamento. Di una cosa si è può certi: si dovranno affrontare salite più o meno difficili. Nel caso del lago di Combal la pendenza non desta particolari problemi. Il vero tratto ripido è quello in prossimità della sbarra di ferro di cui vi ho parlato sopra che impedisce il passaggio ai veicoli non autorizzati. Il resto tende al “ammorbidirsi” con l’avvicinarsi alla meta, per cui le difficoltà legate alla pendenza sono ridotte.
Ovviamente bisogna sempre fare i conti con l’ambiente, per cui anche se si tratta di una salita semplice, vi avverto che bisogna avere comunque un minimo di allenamento. Se si passa direttamente del divano di casa a questo percorso di montagna, allora consiglio di riposarsi durante il cammino. Comunque è veramente accessibile a tutti.
La prima parte del cammino è asfaltata, è  circondata da alberi, mentre la seconda, più lunga è  “allo scoperto”. Il cammino sarà accompagnato, durante la salita, a destra dalle pendici della montagna,  mentre a sinistra dallo scorrere impetuoso del torrente formato dallo acque provenienti dal lago  di Combal. Veramente un bello spettacolo.  I fiori di montagna e le numerose farfalle (in estate)  fanno da cornice alla strada. Una volta giusti in prossimità del lago, che si trova in un’ampia valle, la pendenza sparisce, e la strada diventa praticamente piatta.


TEMPERATURA ESTERNA
E’ determinata dalla stagione in cui si decide di visitare il lago. In estate, periodo preferito da molti per questo tipo di escursione bisogna fare attenzione però agli sbalzi di temperatura. Come anticipato, il tempo può variare improvvisamente e di conseguenza anche la temperatura può scendere e salire in pochi minuti, anche di molti gradi (fino a 10/15).  Per cui portare sempre qualcosa di caldo ed impermeabile da indossare o togliere all’occorrenza. Lo zaino peserà di più, ma così non verrete colti alla sprovvista.

UMIDITA’ ESTERNA
Così come avviene per la temperatura, l’umidità è certamente condizionata dalla stagione ed dalla giornata in cui effettuate la vostra passeggiata. In genere però, nelle belle giornate di sole, e soprattutto durante la primavera e l’estate, complice il vento che soffia costante (e anche molto forte) e gli ampi spazi aperte, l’ambiente risulta essere molto asciutto, nonostante la presenza del grande lago. Per cui anche per le persone che soffrono di dolori dovuti all’umidità nessun problema.

TEMPO PER RAGGIUNGERE IL LAGO
Per arrivare al piccolo ponte da cui inizia di fatto il lago Combal, ci vuole circa un'ora di cammino, a passo costante. Se poi vi intrattenete ad osservare lo spettacolo che mano a mano si presenterà ai vostri occhi, allora potrebbe volerci molto di più. Consiglio di non avere fretta, e di godervi quello che incontrerete.

TEMPO NECESSARIO PER LA VISITA
Visitare il lago richiede un certo tempo, sia perché come sopra descritto, per raggiungerlo  a piedi è necessario circe un'ora, sia perché la valle in cui si trova è grande. Ragione per la quale programmate almeno un paio di ore tra andare e tornare e almeno altre tre ore per  camminare e costeggiare il lago con tranquillità. Se poi volete fermarvi al rifugio per mangiare qualcosa, allora dovrete aggiungere almeno un'altra ora per non fare le cose di fretta. Ovviamente poi ognuno di noi ha i sui tempi, per cui deciderete voi come "personalizzare" la vostra escursione

AMBIENTE TRANQUILLO
Il lago Combal è una meta molto “gettonata” per le passeggiate, in ragione della bellezza del posto e della facilità con cui si può fare l’escursione. Nonostante ciò, comunque non troverete mai un vero e proprio affollamento, grazie proprio all’ampia strada che vi consente di raggiungerlo, e per gli spazi immensi in cui si trova il lago stesso. Una presente significativa di persone la incontrerete al rifugio, ma nulla di particolare.

IL PARCHEGGIO
Raggiungere il lago con la macchina non è possibile, almeno che non abbiate qualche permesso particolare. Infatti la strada asfaltata è interrotta da una sbarra sollevabile chiusa con un lucchetto, normalmente utilizzata da chi gestisce il rifugio, ed ovviamente da tutti quei soggetti istituzionali autorizzati. Ragione per cui dovete necessariamente lasciare il vostro mezzo di locomozione, operazione che può risultare problematica, visto che aree di parcheggio vere e proprie nei pressi non ce ne sono. Gli unici spazi sono i lati della strada asfaltata, anche se in molti punti troverete i cartelli di DIVIETO DI SOSTA. Un consiglio che vi posso dare è quello di arrivare presto per posteggiare la vettura in prossimità della sbarra, oppure di giungere verso le 11/12, quando i più mattinieri inizieranno a tornare dal lago e lasceranno dei parcheggi liberi.
In genere, nelle ore di maggior affluenza (dalle ore 10 circa) trovare un posto libero anche lontano dal punto di partenza a piedi potrebbe diventare un’impresa complicata, ma se siete disposti a fare qualche chilometro in più (tanto siete in queste zone per camminare), allora parcheggiare sarà certamente più semplice.

La sbarra da cui inizia la passeggiata a piedi

PARCHEGGIARE IL CAMPER
Consiglio di NON arrivare in prossimità della sbarra da cui si parte a piedi con il camper (salvo che si tratti di un modello piccolo) in quanto una volta arrivati fare manovra per tornare indietro è praticamente impossibile, se non in retromarcia. Inoltre la carreggiata non è larghissima ed è ripida, per cui consiglio di trovare un posteggio più a valle per poi proseguire a piedi o con altro mezzo.

PARCHEGGIO DUE RUOTE
Per le due ruote di ogni tipo non ci sono problemi di alcun tipo, anche se non sono presenti parcheggi dedicati. 















BAMBINI
La passeggiata è molto adatta ai bambini. La strada ampia e priva di pericoli particolari, consente loro di camminare in tutta tranquillità. Per quelli molto piccoli una buona carrozzina “sportiva” sarà utilizzabile anche per costeggia il lago e per raggiungere il rifugio. La maggior parte degli escursionisti però li porta a “spalle” con appositi zaini.



PERSONE ANZIANE
La passeggiata è adatta anche per le persone anziane. Posso assicurare di averne incontrate molte. Donne e uomini in gamba che davano dei “punti” a persone molto più giovani loro. Come anticipato il fondo stradale non presenta insidie particolari o pericoli tipici dei percorsi di montagna. Ovviamente per i meno allenati si consigliano soste durante il cammino, oppure di tenere un passo tranquillo. Porter sempre qualcosa da mangiare di energetico e da bere

I CANI
Per gli amici a quattro zampe non ci sono problemi. La passeggiata è molto adatta anche per loro.
Cani grandi e piccoli su divertiranno certamente, in quanto il percorso è agevole anche per quelli abituati a salotti delle nostre case. Sono necessarie però alcune raccomandazioni.  La prima è che durante il tragitto non incontrerete fontane dove farli bere, per cui ricordatevi una bottiglietta anche per loro, sempreché non siano abituati a resistere alla sete. La seconda è quella di fare attenzione al torrente che scorre accanto al percorso. Il rischio è che gli animali, attratti dall’acqua, possano essere tentati di fare un tuffo. L’ acqua scorre veloce per cui evitate di fargli fare il bagno.
La terza è quella di raccogliere i “ricordini”  come si fa in città. Purtroppo alcune persone incivili li lasciano in giro, e vi posso assicurare che alcuni sentieri di montagna possono essere dei veri e propri “campi minati”. Ricordiamo di rispettare anche gli altri.

FOTOGRAFIE Il posto che raggiungerete è veramente magnifico, per cui se siete amanti della fotografia, portate con voi anche le macchine professionali. Potrete così immortalare bellissimi paesaggi. Comunque anche un buon smartphone o una macchina digitale amatoriale andrà benissimo.


ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
 La scelta dell’abbigliamento giusto in montagna è molto importante, anche per effettuare una passeggiate semplice come questa.  Nella bella stagione non dimenticate comunque di portate con voi qualcosa di caldo da indossare e di impermeabile, per eventuali improvvise piogge o calo repentino delle temperature dovute all’arrivo del vento freddo. Ricordate sempre che state comunque effettuando una salita, per cui la temperatura che trovate nel fondo valle potrebbe essere molto diversa nel punto di arrivo. Comunque nei mesi di luglio ed agosto una t-shirt e pantaloncini corti possono andare bene, ma una felpa deve essere sempre con voi. Per il berretto, dipende dalle vostre necessità. Non è indispensabile, ma aiuto molto contro il riverbero del sole sul viso.

LE SCARPE
Le scarpe sono un elemento fondamentale dell’abbigliamento in montagna. Per questo tipo di passeggiata, considerata la facilità del percorso e l’assenza di particolari difficoltà tecniche, andranno molto bene delle buone scarpe da trekking o delle scarpe da ginnastica di qualità. Come sempre qualcuno esagera e si presente all’appuntamento in grande stile, come se dovesse affrontare il monte Everest, con scarponi pesantissimi e calzettoni molto spessi (e caldissimi).  Evitate però infradito o altro, in quanto non adatte. La raccomandazione potrebbe sembrare superflua, ma è facile vedere persone con ai piedi calzature molto più adatte per il mare che per la montagna.

GLI OCCHIALI
Una precauzione importante è quella di utilizzare sempre occhiali da sole, soprattutto nelle giornate soleggiate e ventilate, soprattutto qui dove di fatto si cammina sempre senza la protezione del bosco.  Il forte riverbero e la disidratazione dovuta la vento possono provocare seri problemi agli occhi, per cui attenzione non solo agli adulti ma anche ai bambini.

CREMA SOLARE
Quando si va in montagna, spesso non si pensa alla necessità di portare con sé la crema solare, che molti associano solo al mare. Nelle belle giornate, ed anche in quelle in cui il cielo è velato, il sole è sempre molto forte, e può diventare veramente un “nemico”, soprattutto nella giornate ventose, che attenuano il calore sull’epidermide. Prima di partite per la passeggiata coprite il viso e le labbra con creme apposite ad alta protezione, e se durante la passeggiata vi scoprite, proteggete la pelle nuda sempre con la crema. Non farlo potrebbe costare una bella scottature anche molto seria.
Questa raccomandazione a molti potrebbe sembrare superflua, ma vi assicuro di aver visto persone scottate dal sole in maniera molto seria.

IL VENTO 
E' una presenza quasi costante in montagna. In alcuni casi è poi molto ben accetto – soprattutto durante la stagione estiva – in quanto nelle belle giornate di sole la temperatura può essere molto alta, ed il suo soffio può rendere la passeggiata molto più divertente e meno faticosa. Al lago Combal la presenza del vento è praticamente una costante, e può diventare anche molto forte. Si può essere costretti, anche intorno a mezzogiorno,  a doversi coprire bene per evitare di prendersi un bel raffreddore. La sua forza di avverte maggiormente nella grandissima vallata dove si trova il lago. Non appena però si frema il caldo la fa da padrone.

CORSI D’ACQUA
Come anticipato, durante la vostra passeggiata verso il lago Combal, alla vostra sinistra non potrete non notare la presenza di un bel corso d’acqua. Si tratta della DORA del VENY Come già indicato  è formato dallo scioglimento delle acqua del ghiacciaio. La riva presenta grandi massi, è abbastanza impervia, per cui attenzione ad avvicinarvi alle sue rive. In alcuni punti però i massi più grandi consentono di poter scendere con relativa sicurezza, ma sempre con la dovuta attenzione.


La dora della Val Veny








IL RIFUGIO 


IL RIFUGIO – CABANE DU COMBAL
la prima tappa della passeggiata, ovvero quello dalla zona i cui si parcheggia, si ferma in genere al “Cabane di Combal”, ovvero il rifugio che affaccia sul lago omonimo. La struttura è facilmente riconoscibile, per il suo tetto rosso molto spiovente, e per il fatto di essere praticamente l’unica struttura edificata dall’uomo nel raggio di chilometri, a parte il “Rifugio Elisabetta”, più distante, nella parte finale del bacino che ospita il lago. CABANE DU COMBAL.
Questi sono i numeri utili del rifugio per informazioni.

Loc. Combal - Val Veny - Courmayeur
 telefono : 0165 1756421
 mobile : 339 6938817
 mail :
cabaneducombal@gmail.com


Cliccate sul link qui sotto per raggiungere il Rifugio Cabane du Combal usando il vostro smartphone come navigatore, dove troverete il lago. 

RIFUGIO CABANE DU COMBAL - GOOGLE MAPS


DOVE MANGIARE
Se decidete di fare una gita che comprenda anche una “pausa pranzo”, allora le soluzioni possono essere due. La prima – ed anche la più economica – è quella di portare con voi il “pranzo al sacco”, mentre la seconda – molto più costosa - è quello di pranzare presso il Rifugio vicinissimo sia al lago Comba che al Miami.  Presso il rifugio, ben fornito, troverete anche un servizio bar e mangiare anche piatti tipici della cucina Valdostana.
Il vantaggio di pranzare al Rifugio è quello di non dover portare con voi, per parte della gita, pesi ulteriori, dovuti al cibo e soprattutto all’acqua. Ricordate però che se arrivate al Rifugio molto tardi rispetto all’ora di pranzo (13/14), rischiate di non trovare un’ampia scelta di pietanze tra cui scegliere, e di dovervi accontentare di qualche panino o dolce. Male che vada caffe e cappuccino sono in genere sempre disponibili.
Per pranzare sono messi a disposizione tavoli e panche, oltre che panchine dove sedersi per risorse e prendere il sole. Il  rifugio offre anche un servizio ristorante vero e proprio con servizio al tavolo.



SERVIZI IGIENICI
Quando si affronta una qualsiasi passeggiata in montagna, è opportuno rammentare che tra il luogo da cui si parte ed il primo rifugio utile, in genere (anzi sempre) non troverete alcun tipo di  servizio igienico. Per cui se “la natura chiama” ricordatevi che l’unico bagno che incontrerete sul vostro cammino sarà proprio la natura. La “privacy” però potrebbe non essere garantita. Ci sono infatti sentieri lunghi anche kilometri che “corrono” in campo aperto, senza cespugli o anfratti, per cui, soprattutto se il percorso non è lungo – come in questo caso – conviene “provvedere prima”, altrimenti potreste rischiare di  trovarvi  in serio imbarazzo, non sapendo dove potervi “nascondere”. Ovviamente per i bambini il discorso cambia. Per loro esiste una sorta di “dispensa” che gli permette di farla dove vogliono. Come anticipato ricordatevi che per arrivare al rifugio è necessaria almeno un’ora.

DOVE DORMIRE
Il rifugio "Cabane du Combal" offre anche la possibilità di dormire. Se volete usufruire di questo servizio consiglio di telefonare direttamente allo stesso rifugio ai numero utili indicati o di utilizzare la e-mail

CONNESSIONE CELLULLARE ED INTERNET
Per coloro che hanno bisogno di collegarsi alla rete internet e telefonare non ci sono problemi, è molto stabile e sempre presente, anche allontanandosi dal rifugio e dirigendosi verso il ghiacciaio del Miage che alimenta la cascata che porta l’acqua al lago.

IL GHIACCIAIO DEL MIAGE
Il lago di Combal ed il vicinissimo lago che prende il nome dal ghiacciaio – Lago del Miage – sono alimentati da questo da questo grande ghiacciaio, presente sulle montagne che circondano i due laghi stessi. E’ molto grade e si estende per una lunghezza di circa dieci chilometri. Contribuiscono alla sua formazione il ghiacciaio del Monte Bianco, del Dome e di Bionnassay.













LA CASCATA CHE ALIMENTA IL LAGO DI COMBAL
Il lago è alimentato dalle acque di scioglimento del ghiacciaio del Miage presente sulle montagne circostanti. Ben visibili è la grande cascate che forma il grande lago di COMBAL. Per avvicinarsi basta percorrere la lunga e bella strada che costeggia il lago ed arrivare in fondo alla valle per vedere sia la cascata che il ghiacciaio e per sentire distintamente il rumore della caduta dell’acqua.  Consigliato fare questa passeggiata per vedere una spettacolo magnifico.



INSETTI – LE FARFALLE
Una piacevole sorpresa durante la vostra passeggiata è la presenza delle farfalle. E non si tratta di qualche singolo esemplare sul ciglio della strada o del sentiero, ma di una vera e propria “invasione” di questi bellissimi imenotteri. Si va da quelle più comuni a quelle più rari e grandi. Sono un segnale che l’ambiente è sano. La presenza di tantissimi fiori (nella bella stagione) è per loro un’attrattiva irresistibile, per cui se vi piacciono e volete un bel ricordo, basta prendere la macchina fotografica o lo smartphone ed aspettare fermi per qualche secondo per immortalarne quante ne volete.

ALTRI INSETTI
Come anticipato le farfalle sono tra gli insetti più presenti durante la passeggiata, ma la natura circostante è “piena” di piccoli esseri, soprattutto volanti, che meritano attenzione.
I più comuni sono le api, attratte dai molti fiori colorati presenti, ed i bombi, molto simili a queste ultime, ma più grandi e strisce gialle e nere, che sembrano essere ricoperti di una morbida pelliccia. Non sono aggressivi, ma non disturbateli. Sono dotati di pungiglione, che all’occorrenza sanno usare molto bene.
Massima attenzione alle vespe, e soprattutto ai calabroni. Ne abbiamo incontrati pochi, ma questi possono essere veramente un problema.

YOUTUBE - IL VIDEO CON LE FOTO DEL LAGO COMBAL

Ai prossimi appunti di viaggio.





ITALIA: CAMPANIA - NAPOLI - IL MONASTERO DI SANTA CHIARA




La Basilica di Santa Chiara, meglio conosciuta come il Monastero di Santa Chiara, è una della tappe immancabili della visita nella città di Napoli. La Basilica ed il Monastero annesso, con il famoso chiostro, formano un complesso di culto tra i più grandi della città partenopea.
I lavori per la sua costruzione furono voluti da  Roberto d'Angiò e dalla sua consorte Sancia di Maiorca , e durarono per ben 18 anni  dal 1310 al 1328 circa.

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ITALIA - CAMPANIA - CITTA' DI NAPOLI: MONASTERO DI SANTA CHIARA - CLICCARE QUI