IL BORGO DI MAZZANO ROMANO VISTO DAL SENTIERO
LUNGHEZZA PERCORSO: 11 km circa
QUOTA: 200 M.T. circa s.l.m.
TEMPO NECESSARIO A/R –
circa 5 ore.
DIFFICOLTÀ: Facile
DOVE SI TROVA. Il sentiero qui proposto inizia partendo del borgo di Mazzano Romano, della città metropolitana di Roma, nella Regione Lazio. Di seguito la mappa
interattiva di GOOGLE MAPS che vi consentirà di raggiungere la meta utilizzando il vostro dispositivo come un navigatore GPS ovunque vi troviate. Per calcolare il percorso cliccate sulla
freccia blu sulla mappa. Per visualizzare versione Google Earth della mappa, basterà cliccare sulla finestrella nell'angolo in basso a sinistra.
IL PERCORSO Di seguito troverete l'immagine
del percorso ad anello descritto in questi appunti di viaggio, evidenziata il colore viola chiaro. E' ottenuta dall'interfaccia tra le immagini satellitari
di google Earth ed un famoso programma che traccia il percorso utilizzando sia
le coordinate satellitari che la
connessione internet. La sua osservazione consente di
comprendere che tipo di percorso bisogna effettuare. Potete notare che
comprende anche il passaggio per il Borgo di Calcata Vecchia.
INIZIO DEL PERCORSO. L’inizio del percorso si trova in
prossimità dell’abitato del paese di Mazzano Romano. Non è difficile trovarlo, ma potere utilizzare le
seguenti coordinate gps per
poterlo raggiungere con il vostro navigatore.
Non necessitano di connessione alla rete
internet, ma solo alla rete satellitare GPS.
Subito dopo le
coordinate gps troverete l’immagine di Google Earth con il segnaposto di colore giallo che
corrisponde al punto relativo alle coordinate GPS. Questa immagine vi renderà
più semplice anche orientarvi per capire dove inizia il sentiero.
42°12'12.56"N - 12°24'6.72"E
LE PREVISIONI DEL
TEMPO. Di seguito troverete un box meteo con le
previsioni del tempo riferite alla zona di Mazzano Romano su base settimanale, con fasce orarie, aggiornate in tempo reale. Cliccando sul giorno della settimana in cui intendete effettuare l'escursione, potrete verificare con esattezza la situazione metereologica prevista nell'arco dell'intera giornata. Questo vi consentirà di organizzare la vostra escursione con il tempo migliore.
(Fate attenzione al menu del meteo. Cliccando sul giorno successivo a quello in cui visualizzare gli appunti di viaggio vi apparirà il giorno completo con le fasce orarie. Invece per il giorno corrente avrete solo le previsioni successive all'orario in cui visualizzate il box meteo. Per cui parte dello schermo del dispositivo che state utilizzando risulterà vuoto)
(Fate attenzione al menu del meteo. Cliccando sul giorno successivo a quello in cui visualizzare gli appunti di viaggio vi apparirà il giorno completo con le fasce orarie. Invece per il giorno corrente avrete solo le previsioni successive all'orario in cui visualizzate il box meteo. Per cui parte dello schermo del dispositivo che state utilizzando risulterà vuoto)
IL PERIODO
MIGLIORE. L’escursione può essere effettuata tutto l’anno. Ricordate
però che la stagione in cui decidete di farla può condizionare non poco la
vostra escursione. In primo luogo durante la stagione
invernale il buio arriva presto, e se non partire di buon ora, potreste
trovarvi all’interno del bosco di notte e senza luce. Inoltre parte della
vegetazione presente, durante l’inverno perde le foglie, per cui il bosco che
attraverserete potrebbe risultare spoglio. Inoltre
dovete fare i conti con il freddo e l’umidità. Durante l’estate in
questa zona il caldo può essere intenso, soprattutto nelle ore centrali della giornata,
e l’umidità diventare veramente soffocante. Per cui la stagione migliore è
certamente la primavera inoltrata, quando in genere il caldo non è molto forte
e l’umidità non troppo alta.
IL PARCHEGGIO DEI VEICOLI. Per parcheggiare non ci
sono particolari problemi. E’ infatti possibile lasciare il vostro veicolo
nell'area urbana del paese di Mazzano Romano. Il parcheggio è gratuito.
Verificate sempre la presenza di are di parcheggio a pagamento. Ricordate però
che nel fine settimane questa località è visita dai turisti, per cui
potreste trovare qualche difficoltà nel parcheggiare nella zona centrale del
paese. Per comodità la mappa interattiva di google Earth che si trova all'inizio degli appunti d viaggio segnala come punto di arrivo un grande parcheggio a pagamento presente nel borgo. Starà poi a voi decidere dove lasciare i vostri mezzi.
IL PERCORSO AD
ANELLO. Il percorso proposto è ad “anello”. Questo significa che avrete
seguendo la strada indicata nella mappa, ritornerete nel punto da
cui siete partiti, ma senza camminare sul tracciato già percorso. Ciò vi consentirà
di vedere luoghi differenti durante il tragitto.
Ovviamente nulla vi impedisce di arrivare in un punto del percorso e tornare
indietro sui vostri passi. Il consiglio è quello di fare il giro completo.
IL LAVATOIO. Una volta lasciato l’abitato, dopo aver percorso poche decine di metri, incontrerete un lavatoio di grandi dimensioni. Si tratta di una costruzione in buon stato di manutenzione. Da qui inizia il sentiero vero e proprio, con una bella discesa. Come si vede nell'immagine che segue, potrete notare la presenza di un fontanile con tre cannelle da cui fuoriesce acqua potabile e bella fresca. Il consiglio è di bere o di fare rifornimento d’acqua. Lungo la strada non ne troverete più, salvo che durante il percorso non ci fermiate presso la cittadina di Civita Castellana, dove sono presenti bar e ristoranti.
IL LAVATOIO CON LA FONTANA CON TRE CANNELLE
LA VASCA PER EFFETTUARE IL LAVAGGIO DEI PANNI
IL SENTIERO NEL BOSCO. Se iniziate
il percorso a piedi passando per Nazzano Romano, dopo aver un tratto aperto ed
incontrato il lavatoio, vi troverete subito nel parte coperta del
sentiero. Fate attenzione perché è presente subito una ripida discesa un po’ sconnessa. Poi il fondo ritornerà
ad essere quasi pianeggiante.
Come si nota
dalle immagini che seguono parte di questo sentiero presente anche delle
protezioni (corrimani in legno) nei
punti più pericolosi. Servono a proteggere da eventuali cadute accidentali. Fate
però attenzione che non sono presenti ovunque,
e che alcuni di questi sono in cattivo stato di manutenzione.
IL SENTIERO: LE CARATTERISTICHE. Il sentiero preso in considerazione non presenta particolari difficoltà. E’ prevalentemente pianeggiante, salvo alcuni passaggi particolari, con salite e discese richiedono attenzione. Questi punti vanno affrontati con calma ed eventualmente con l’aiuto di qualcuno.
LA PREPARAZIONE FISICA. Per affrontare i circa 11 km e le 5 ore dei questo percorso ad anello, non è richiesta una preparazione fisica particolare. E un’escursione adatta a tutti, ma bisogna essere comunque essere abituati a camminare a lungo. Se non siete in buona salute o se siete tipi da “divano” allora valute bene se fare o meno questo “passeggiata”. Potreste non essere in grado di arrivare fino in fondo, ed essere obbligati a tornare sui vostri passi a breve. In questo caso il consiglio è quello di prendere la gita con molta calma senza fare il percorso a “tappe obbligate”.
L'AFFOLLAMENTO. Il sentiero non è molto frequentato, ma è facile incontrare qualche camminatore solitario o piccoli gruppi di escursionisti. Ovviamente le presenze aumentano durante il sabato e la domenica.
LE CALZATURE CONSIGLIATE. L’escursione
non richiede l’utilizzo di calzature particolari. Potrete utilizzare delle
scarpe da trekking
“leggero” o anche delle buone scarpe da
ginnastica. Se optate per il secondo tipo, evitate quello con il
fondo liscio del tipo “da tennis”, perché potreste non avere la giusta aderenza
in qualche passaggio sconnesso o sul fondo di terra battuta. Evitate anche di
indossare scarponi da montagna, perché vi sarebbero solo
d’intralcio.
I BASTONI DA TREKKING. Per
effettuare la passeggiata potrete utilizzare come ausilio anche i bastoni da trekking, considerato che passaggi non sono complessi e quindi potete anche
camminare tenendo un buon passo. Nei passaggi più impegnativi (anche se non
molti), vi potranno aiutare a sostenervi.
DOVE
MANGIARE. Per mangiare le soluzioni possono essere le seguenti. La prima e la più ovvia è quella di portavi tutto da casa, bevande
comprese. La seconda è quello di acquistare
panini o altro a Nazzano Romano, borgo da cui inizia la vostra
escursione, oppure fermarvi durante la passeggiata a Calcata Vecchia, borgo antico dove è possibile anche
fermarsi in quale trattoria tipica. Qui sono presenti anche bar dove acquistare
vivande o altro, o fermarsi per un caffè.
GLI INSETTI.
La presenza degli insetti è chiaramente condizionata dalla stagione in
cui effettuate l’escursione. Più vi avvicinate alla stagione estiva e maggiori
sono le possibilità che si presenti qualche zanzara intorno a voi. Ogni tanto
potrete notare la presenza di qualche nugolo di moscerini e qualche mosca o vespa, ma nulla di preoccupante. Per
coloro che amano gli aracnidi (ragni per intenderci), è possibile notare qualche bella ragnatela con al
centro il “padrone di casa”. Comunque per precauzione contro le zanzare portate con voi
qualche prodotto repellente.
I CANI. L’escursione è certamente adatta per gli amici
a quattro zampe, anche se di taglia piccola. Deve sempre però trattarsi di animali in buona salute e non anziani
ed abituati a camminare. Il percorso non
è breve e sono abituati al “salotto”, potrebbero incontrare qualche
difficoltà. Ovviamente è sconsigliato
anche per i cuccioli troppo piccoli. Ricordate di portare con voi l’acqua da bere per il vostro
cane. Durante il cammino non
ci sono fontane e l’unico corso d’acqua presente è il fiume Treja.
AREA
PICNIC. Durante il cammino troverete anche un paio di aree attrezzate dove potersi sedere per mangiare. La prima e più grande si
trova in prossimità del fiume Treja. Basta attraversare il piccolo ponte
sospeso, e li troverete un paio di panche con
dei tavoli all’ombra degli alberi.
IL FIUME. Il Treja ha le sue sorgenti sul Monte Lagusiello, ad una quota di circa 250 mt s.l.m. Ha una lunghezza di circa 36 km e si getta nel fiume Tevere, di cui è uno dei principali affluenti.
FARE IL BAGNO. Il fiume Treja, per quanto è dato sapere è balneabile. Il corso d’acqua non ha una
corrente molto forte. L’acqua in alcuni punti è molto pulita, in altri meno.
Durante la stagione estiva è facile imbattersi in alcune persone che in costume
da bagno, si immergono nell’acqua. Fate comunque molta attenzione, ed evitate
di entrarvi da soli. Il fondo presenza rocce e sassi.
GLI OCCHIALI DA SOLE. E’ consigliato l’uso degli occhiali da sole per la
parte all’aperto del sentiero. Nelle belle giornate il sole può essere
veramente forte, soprattutto una volta che vi siete abituati a camminare nella
penombra creata dal bosco nella parte coperta del sentiero stesso.
I PONTI. Durante il
tragitto proposto incontrerete due ponti più grandi che attraversano il fiume
Treja. Il primo è in legno e cemento, mentre il secondo è il legno e corda.
Quest’ultimo è divertente da attraversare poiché oscilla quando ci camminate sopra.
Porta inoltre ad un’area attrezzata con tavoli e panche dove potrete fermarvi
per riposare o altro.
GLI ANZIANI E LE PERSONE CON DIFFICOLTA’ DI DEAMBULAZIONE. Il sentiero
presenta alcuni passaggi più complessi,
con alcune discese e salite che possono presentare delle difficoltà per
essere affrontate da chi ha problemi di deambulazione o per persone diversamente abili. Come si vede dalle
immagini la maggior parte del percorso è composto da un camminamento
“semplice”, ma non si tratta comunque del parco sotto casa. Inoltre i chilometri
da percorrere non sono pochi (11), per cui per coloro che hanno difficoltà
nel camminare, è consigliato farsi accompagnare e non affrontare assolutamente da soli la gita.
LA BICICLETTA.
Il sentiero può essere percorso tutto in mountain bike. Non si consiglia l’uso delle due
ruote da passeggio, perché comunque alcuni passaggi richiedono mezzi adatti e una certa competenza
tecnica. Per tale ragione se non siete preparati
fisicamente o non avete la bicicletta adatta, evitare di fare questo percorso.
In alcuni punti potreste essere obbligati a scendere a
portala a piedi, data
la presenza di alcuni punti ripidi con la presenza di rocce. Fate molta
attenzione al fondo del sentiero, soprattutto dopo abbondanti piogge, che
potrebbero creare delle insidie non visibili. Per raggiungere invece la necropoli invece
dovete usare obbligatoriamente la scala, per cui la bici dovrete lasciarla
all’inizio della stessa oppure portarla con voi.
I PONTICELLI. Il percorso è disseminato di piccoli ponti, che consentono
di superare agevolmente piccoli corsi d’acqua o fossati senza pericolo.
Considerato che parte di questo non sono in buono stato di conservazione, fate
attenzione a dove mettere i piedi. Potreste trovare qualche asse sconnessa,
marcia o qualche buco.
DIVERSAMENTE ABILI: LA CARROZZINA. Il percorso per coloro che si devono spostare con la carrozzina non è
consigliato, in quanto si tratta di un percorso con passaggi non adatti per
tale mezzo. Se però chi la deve usare è debitamente assistito, allora la cosa è fattibile. Ma fate molta attenzione.
IL SENTIERO: LE RADURE NEL PERCORSO. Durante il
cammino troverete alcuna radure dove potervi riposare. Si tratta di punti nel
quali sono presenti alcune panche e tavoli dove potrete sedervi. La migliore è
quello che si trova in prossimità del ponte di corda che attraverso il fiume.
Qui l’ombra è ottima e durante la stagione estiva, vi riparerà dai raggi del
sole.
LE SCALE. Durante questo
percorso incontrerete una serie di passaggi con della scale. Il primo è quello
di che si trova subito all'inizio del percorso, scendendo da Mazzano Romano.
Il secondo è quello che vi porta verso Calcata Vecchia. In realtà non si si tratta di una vera scala ma di una lunga salita.
Il terzo è quello necessario per raggiungere la necropoli. E’ abbastanza impegnativo ma breve (come si vede nella immagini dedicate alla necropoli) .
Il quarto e quello che vi riporta da dove siete venuti, ovvero Nazzano Romano. Per coloro che hanno difficoltà di deambulazione possono essere rappresentare un problema.
Vi sono poi una serie di punti del sentiero nel bosco dove ci sono dei passaggi con scale di vario tipo. Come si vede dalle immagini non sono in buono stato di manutenzione per cui attenzione a dove mettete i piedi.
I BAMBINI. L’escursione è adatta ai bambini più grandi ed in grado di muoversi in maniera autonoma. Per loro sarà certamente molto
divertente. I sentieri nel bosco sono certamente un ottima attrattiva per loro,
che vivranno una simpatica avventura. Comunque teneteli sempre sotto controllo.
Alcuni passaggi del sentiero non sono semplicissimi, ed inoltre il fiume, anche se non molto grande e profondo, può rappresentare un pericolo da cui guardarsi.
USO DEL PASSEGGINO PER I BAMBINI. Se dovete
portare con voi bambini piccoli che non possono camminare o che comunque non
possono percorrere a piedi lunghi tragitti, allora potete valutare la
possibilità di utilizzare un passeggino
tecnico del tipo a tre ruote grandi. Quelli normali non vanno
assolutamente bene a causa del fondo irregolare. Ricordate bene però che ci
sono alcuni passaggi nei quali sarete comunque obbligati prendere in bambini in braccio,
perché il rischio può essere quello di fare rovinose cadute se tentate di
utilizzarlo con il bimbo all’interno.
I SERVIZI IGIENICI. Durante il percorso non incontrerete bar o altro. Per cui se avete
bisogno di utilizzare i servizi igienici, dovete necessariamente raggiungere o Mazzano Romano o Calcata Vecchia che
si trovano sul questo percorso. Altrimenti dovete provvedere diversamente.
L'ILLUMINAZIONE. L’escursione si svolge prevalentemente nel bosco. Per questa ragione anche nelle giornate di pieno sole, gli
alberi (nella bella stagione) offrono una bella copertura, per cui potrete
godere di una piacevole ombra offerta dalle fronde delle piante. Il discorso è
diverso nel momento in cui uscite allo scoperto. La luce può essere molto
intensa (tempo permettendo), ed il sole diventare accecante.
La scalinata di ritorno a Mazzano Romano
I MASSI SUL SENTIERO. Nel passeggiare incontrerete dei punti con alcuni massi e rocce di grandi dimensioni. Nulla di spettacolare o impressionante, ma hanno sempre il loro fascino.
I CARTELLI ILLUSTRATIVI. Durante la passeggiata
incontrerete sul vostro cammino numerosi cartelli esplicativi. Soffermatevi a
leggerne il contenuto. Sono ricchi di informazioni sul luogo che state
attraversando. Vi racconteranno soprattutto dettagli sugli aspetti
naturalistici del posto.
L'UMIDITA’. E' certamente condizionata dalle condizioni
metereologiche della stagione e della giornata in cui decidete di effettuare
questo escursione. Bisogna però ricordare che comunque vi trovate in prossimità
di un fiume e la presenza del bosco, in assenza di vento, può elevare di molto
il tasso di umidità, rendendo più faticosa la passeggiata. Nella parte aperta del
sentiero invece le cosa cambiano completamente, grazie ad un maggiore ricambio
di aria alla presenza del sole (nelle belle giornate).
LA NECROPOLI. Durante la
camminata potete fare una piccola deviazione per andare a vistare la necropoli
del Cavone di Monte Li Santi. Basta salire delle scale (abbastanza ripide) per
trovarvela difronte. E’ in buono stato di manutenzione. Si ritiene che sia
stata usata sino alla metà del VII secolo A.C. Era un luogo importante di sepoltura
per gli abitanti della antica città di Narce, un insediamento di una
popolazione preromana che si trovava a circa 5 chilometri dalla borgo di Civita
Castellana.
Troverete altri luoghi di sepoltura durante il cammino, come si vede nelle immagini che seguono. Non sono il un'area specifica, ma dislocati lungo in piccola parte de sentiero.
GLI ALBERI. Come già indicato il percorso prevede una parte nel
bosco ed una parte scoperta. La prima vede la presenza di varietà botaniche
tipiche dei boschi del centro Italia (tra cui anche noccioli e noci). Nella
seconda invece potrete notare ampie aree dedicate alla coltivazione dell’olivo (come si vede nella immagini).
LE PIANTE: IL FARFUGIUM JAPONICUM GIGANTEUM. Durante il
cammino nella parte boscosa del sentiero, incontrerete una grande esemplare di Farfugium
japonicum 'Giganteum'. Si tratta di una pianta di una pianta proveniente
del Giappone appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È una pianta erbacea
sempreverde che cresce bene in ambenti umidi non molto soleggiati o a
mezz’ombra. Le sue dimensioni sono notevoli, in quanto la sua altezza da terra
varia dai 90 ai 150 cm. Per capire quanto sia grande basterà avvicinarsi.
LE PIANTE – LE FELCI. Camminando nella parte coperta del sentiero, noterete la presenza di alcuni esemplari
di felci. Si tratta di piante tipiche di queste zone. In genere si trovano in prossimità di grandi alberi (che offrono molta ombra), o in prossimità dei corsi d’acqua (in
questo caso il Fiume Treja o i piccoli corsi d’acqua che attraversano il parco),
o comunque in presenza di terreni molto umidi. Sono
piante che hanno bisogno di queste condizioni ambientali, poiché non sono in
grado di vivere in terreni asciutti. Se vi avvicinate ad osservale, noterete
che le foglie dal centro della pianta, dove le foglie più giovani crescono con
una forma caratteristica a spirale,
chiamata “pastorale”, poiché
ricordano molto la tipica forma dei bastoni dei vescovi. Le foglie più esterne,
di colore marrone / verde sono quelle più vecchie e tendono con il tempo
seccare e cadere.
LE PIANTE: I MUSCHI. Nella parte
coperta del sentiero osserverete la presenza costante di muschi, aggrappati
agli alberi e alle rocce. Di fatto tappezzano ampie superfici e danno un tipico
colore verde al sottobosco. Non si trovano mai
in zone soleggiate o secche. In caso di siccità tendono vanno in
stasi vegetativa. Gli esemplari più rigogliosi sono quelli che si trovano in
prossimità dei corsi d’acqua.
DOVE ALLOGGIARE E DORMIRE. Se desiderate
pernottare in questa zona, potrete farlo senza problemi. Il percorso proposto
inizia da Mazzano Romano ed attraversa la Calcata Vecchia, per cui
basterà verificare la disponibilità presso le varie strutture alberghiere,
b&b e agriturismi presenti nella zona. Ricordate comunque di farlo per
tempo. Questa zona è molto frequentata dai turisti, per cui se decidete di
alloggiare all’ultimo momento, potreste avere qualche difficoltà, soprattutto
se siete in tante persone.
COSA VEDERE INTORNO. Durante l'escursione potrete anche visitare il borgo di Calcata Vecchia. È conosciuto come il paese degli artisti. Ricavatevi almeno un'ora di tempo per camminare tra i vicoli e visitare le botteghe artigiane. Molto bello è il panorama che si può osservare dal borgo stesso, che si affaccia sul Parco della Valle del Treja. Questo luogo può essere anche ottimo per pranzare o fare uno spuntino presso i bar presenti e i ristorante caratteristici.
IL BORGO DI CALCATA VECCHIA VISTA DAL SENTIERO
Ai prossimi appunti di viaggio.
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